Partiamo da Nebida dove arriviamo con bus di linea. Veniamo accolti da un murale che ricorda l'attività mineraria della zona. Da Corso Pan di Zucchero (il nome del grande faraglione che si trova davanti a Porto Flavia) prendiamo a sinistra (discesa) Via S'Argiola e lasciamo le ultime case del paese percorrendo il sentiero n.307. Arrivati a Via Porto Banda ci tocca risalire sul versante della collina. Superato il Canale Portu Ferru è necessario prendere a sinistra (noi abbiamo camminato per un tratto a destra ma il cammino ci riportava su strada asfaltata). Dal bivio è possibile ammirare il faraglione Pan di Zucchero e la grande insenatura. Il faraglione è di colore bianco (roccia calcarea) mentre l'insenatura è di colore viola dato dalla puddinga. Si tratta di una composizione di ciottoli rotondeggianti tenuta insieme da cemento naturale. Ora ci avviciniamo al mare passando da Portu Cauli, Porto di Masua e Portu Bega. Si arriva quindi al viale che porta all'ingresso di Porto Flavia. Qui è possibile partecipare alla visita guidata che introduce nella galleria orizzontale che attraversa la montagna e sbocca al mare davanti al grande faraglione. L'opera, progettata dal veneziano Cesare Vecelli porta il nome della figlia: Flavia, appunto. Serviva la grande miniera di piombo e argento Masua, attiva già dal 1600. Fino ai primi del novecento il minerale veniva caricato su barche a vela latina per poi essere trasferito nei magazzini dell'isola di San Pietro e poi sulle navi. L'idea geniale del progettista fu quella di scavare nella montagna due gallerie. Quella superiore (visitabile) serviva al trasporto dei minerali provenienti dalla miniera tramite una ferrovia Decauville (ferrovia a scartamento ridotto). Il materiale veniva scaricato in grandi silos (erano nove per un totale di 10mila tonnellate) scavati nella roccia. Il minerale veniva convogliato nella galleria inferiore tramite tramogge. Un nastro trasportatore estraibile scaricava il prodotto direttamente nella stiva della nave alla fonda. L'impianto fu dismesso negli anni sessanta con il progressivo abbandono dell'attività estrattiva della zona. Porto Flavia è stato sottoposto ad un intervento di restauro, con successiva riapertura al pubblico di visitatori e turisti. Il rientro è stato fatto per lo stesso percorso ma ad un certo punto abbiamo deviato per raggiungere la frazione di Nebida dove abbiamo atteso il bus di linea che ci ha riportato a Iglesias.
Tour gallery
Tour map and elevation profile
Minimum height 67 m
Maximum height 194 m
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