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Dati tecnici

Lunghezza14,7 km Dislivello1464 m Discesa941 m Durata05:20 h:m Data06.10.2013
Valutazioni Autore Paesaggio Divertimento Condizione Tecnica

Statistica

534 Visualizzazioni Valutazioni 30 Download Media
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Dopo aver parcheggiato l'auto nel piazzale della funivia Ciampac (1486m), ci si incammina, in salita, sulla strada sterrata che parte sul lato Sud-Est dell'impianto. All'imbocco della strada sono presenti i cartelli Sat (segnavia nr. 602). La strada sale ripida, nel bosco, con numerosi tornanti fino alla piccola baita chiamata Baita Locia Contrin (punto di sosta a quota 1736m). Poco dopo la strada diviene quasi pianeggiante e comincia ad inoltrarsi nel tratto pianeggiante della Val Contrin. Dopo pochi minuti si esce dal bosco, cancello in legno che immette nell'area del pascolo, e ci si può fare un'idea della bellezza della valle. La strada rimane, fino a quota 1791m, a destra del torrente Ruf de Contrin e poi con ponte passa a sinistra del torrente. Questo è il tratto più dolce della valle dove si trovano prati verdeggianti e mucche al pascolo. Una volta attraversato il torrente la strada torna a salire. Si passa da Malga Contrin (1828m) altro punto di sosta e, lasciatala sulla sinistra, si prosegue in salita tornando nel bosco. In pochi minuti da questo punto si arriva al rifugio Contrin a quota 2016m. Di qui si continua a salire lungo il sentiero 602 si transita sotto le pareti occidentali della Cima Occidentale d’Ombretta e si risale la Val delle Cirelle,alternando prati e ghiaie;si costeggiano le alte rocce basali della Vedretta del Vernale,tenendole a sinistra;ad un bivio si trascura la prosecuzione del sentiero per il passo delle Cirelle per proseguire verso sinistra in direzione del passo d’Ombrettola-segnavia 612b-,fino ad aggirare verso destra un risalto roccioso per raggiungere,sopra di esso,una piazzola rocciosa sormontata da un grosso mucchio di pietre.  Si segue l’indicazione versa sinistra -segnavia 650- imboccando un sentiero che,per ghiaie e attraversando un tratto di grossi massi disposti caoticamente,porta ad una comoda piazzola in corrispondenza di una caratteristica grotta,sotto il muro roccioso alto circa un centinaio di metri che sostiene la sovrastante Vedretta del Vernale (2550mt) qui si indossa il materiale da ferrata. Il percorso è molto breve e il salto di roccia si supera in 20 minuti. Ora ci  si trova all’estremità meridionale dell’ampio catino morenico della Vedretta del Vernale,proprio alla base dello sperone occidentale del Sasso Vernale che,insieme alla crinale delle Cime d’Ombretta,lo delimita da nord a sudest;il ghiacciaio un tempo ospitato da questa conca è in estate ormai relegato a poche tracce di neve e ghiaccio addossate alla parete nordovest del Sasso Vernale. Si risale la morena seguendo i segni di vernice rossa ed i numerosi ometti di pietre,prevalentemente su fondo ben stabile ma con alcuni brevi tratti su pietraie un po’ instabili;il sentiero sale in maniera regolare con andamento poco tortuoso,e solo qualche breve strappo viene superato risalendo dei tornanti;si risale l’ultimo ripido ghiaione con un lungo ma non faticoso traverso verso destra che,costeggiando le pendici meridionali della Cima di Mezzo d’Ombretta,porta alla fine alla sella tra quest’ultima e la Cima Orientale d’Ombretta (2950mt) Da qui si piega a sinistra  e si prosegue lungo la cresta verso la Cima di Mezzo d’Ombretta,seguendo tracce di sentiero e camminamenti di guerra,facendo attenzione in alcuni tratti facili ma esposti e con fondo molto friabile;giunti in prossimità della Cima di Mezzo d’Ombretta si cala verso nord e si traversa lungo una zona ricca di ricoveri militari scavati nella roccia,fino a cominciare a scendere più decisamente per ghiaie in direzione della Marmolada;una lunga e dritta rampa in discesa consente di perdere rapidamente quota in maniera divertente saltando sulle ghiaie;si raggiunge una zona di placche rocciose che si scendono agevolmente servendosi di un cavo metallico di una ventina di metri (utile soprattutto in caso di rocce bagnate);si attraversa facilmente una zona di grossi massi fino a raggiungere il bivacco Marco Dal Bianco -2730mt-  ed in breve,dopo avere attraversato una zona di rocce vulcaniche più scure,il Passo d’Ombretta (2702mt). Si piega decisamente a sinistra in discesa superando un primo tratto di ghiaie su scure rocce vulcaniche,per poi procedere in ambiente più familiare di bianca roccia calcarea;si procede per tornanti,in alcuni punti lungo piccoli ghiaioncini sui quali si può scendere saltando divertendosi;presto ci si immette nel sentiero -segnavia 606- che,provenendo da destra,scende dalla Forcella Marmolada (2400mt-30'-6.15h); si continua a scendere su terreno che assume via via sempre di più le caratteristiche di pascolo,fino a raggiungere il rifugio Contrin (2016mt). Da qui,per lo stesso percorso dell’andata,si raggiunge il punto di partenza ad Alba.

 

Ulteriori informazioni sotto

http://www.vieferrate.it/ferrataombretta.htm

Galleria itinerari

Mappa itinerario e altimetria

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Altezza minima 1554 m Altezza massima 3018 m Vista dettagliata

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bonani
Membro dal 2012

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Alba, frazione di Canazei, si raggiunge uscendo dall'autostrada del Brennero alla stazione di Ora e poi lungo la Statale in direzione Cavalese, e successivamente continuando in direzione Valle di Fassa. E' possibile uscire alla stazione di Bolzano nord e proseguendo lungo la Val d'Ega in direzione passo Carezza e successivamente per Vigo di Fassa.
 

 

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Itinerario: Alla ricerca del ghiacciaio perduto
Tipo: Via ferrata
Lunghezza: 14,7 km
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Durata:
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Valutazione: Paesaggio Divertimento Condizione Tecnica